Il recentissimo report “The Women’s Forum barometer on gender equity” uscito ad ottobre 2021, ci restituisce un’analisi dettagliata dello stato dell’arte delle disuguaglianze di genere in diversi settori (politica, lavoro, business, leadership, climate change, health, impatto della pandemia e tech) nei paesi del G7 coinvolti.
L’analisi condotta nei Paesi del G7 ha dimostrato che la disuguaglianza di genere è ancora fortemente radicata e diffusa nel mondo rappresentando l’85% del PIL mondiale, il 75% del commercio internazionale e i due terzi della popolazione mondiale. La pandemia ha evidenziato che le disuguaglianze di genere continuano a permanere nei vari Paesi colpendo in modo particolare le donne già in una posizione fragile a causa della loro condizione socio-economica e per i molteplici ruoli che sono chiamate a svolgere.
Secondo i principali risultati del report:
- L’84% delle persone che vivono nei paesi del G7 ritiene che colmare il divario di genere e progettare una ripresa economica inclusiva dovrebbe essere una priorità tra le più importanti.
- La maggioranza degli intervistati (81%) è favorevole a misure nel campo dell’istruzione e formazione ma anche a misure più coercitive a livello governativo, come ad esempio le quote di genere all’interno dei consigli di amministrazione delle aziende, imporre un congedo di paternità retribuito obbligatorio e prevedere delle sanzioni per le imprese che riconoscono importanti differenze salariali tra uomini e donne, perché le cose non cambiano da sole!
Queste disuguaglianze sono così evidenti che più di un terzo delle persone che vivono nei paesi del G7 pensa che la piena uguaglianza tra uomini e donne non sarà mai raggiunta nel loro paese, quasi uno su due non è più ottimista quando pensa a livello globale. Tuttavia, l’80% ritiene che garantire alle donne le stesse opportunità professionali degli uomini avrebbe delle positive ricadute nella società in termini di crescita economica, occupazione e salari.
Cosa succede nel mondo tech?
Sfogliando il report, tra le varie sezioni non potevamo non soffermarci sul settore Tech, dove la stragrande maggioranza delle persone ritiene che l’accesso delle donne nelle aree STEM sarebbe vantaggioso per molteplici fattori:
Il 41 % degli intervistati infatti ha dichiarato che un migliore accesso delle donne nei lavori STEM sarebbe un fattore molto importante, perchè le renderebbe partecipi della trasformazione della società oltre che avere un impatto positivo sulla società stessa e sulla crescita economica.
Se andiamo poi a vedere le reali percentuali di presenza femminile nei diversi ambiti lavorativi nel settore tech notiamo delle percentuali ancora molto basse anche in Italia:
- Data e AI: 31%
- Cloud computing: 17%
- Engineering: 19%
Nel 2018 l’Italia è stata al primo posto tra i Paesi del G7 per quota di donne che lavorava nei mondo dei dati e nell’intelligenza artificiale (31%) mentre nel settore investimenti le donne in Italia restano molto poche, solo il 9.5%
L’ aspetto più incoraggiante è che la maggioranza delle persone ritiene che un maggior accesso delle donne a posizioni lavorative nel settore STEM porterebbe benefici in diversi modi, come:
- Ridurre il rischio che le tecnologie e le applicazioni di Intelligenza artificiale generino delle disuguaglianze tra uomini e donne.
- Aumentare il numero di persone in grado di utilizzare applicazioni digitali e l’Intelligenza artificiale.
- Creare un impatto positivo nella società e nella crescita economica.
- Coinvolgerle nella trasformazione della società.
Uno sguardo al futuro del lavoro e delle donne nei lavori del futuro
Si stima che circa il 47% dei posti di lavoro scomparirà con la rivoluzione digitale e la maggior parte di questi posti di lavoro (65%) è attualmente detenuta da donne.
I nuovi posti di lavoro si concentreranno sui settori STEM in cui gli studenti maschi sono ancora in gran parte predominanti, dobbiamo quindi preparare la pipeline per i lavori del futuro. Le donne che rappresentano il 51% della popolazione mondiale e oltre il 60% dei laureati non dovranno più cercare l’uguaglianza sul posto di lavoro ed essere pienamente coinvolte nell’evoluzione e trasformazione della società.
Il progresso verso l’equità di genere può essere garantito solo fornendo dati accurati e pertinenti, al fine di sviluppare e attuare strategie efficaci per ridurre tali disuguaglianze. Proprio per questo il Women’s Forum nel 2021 ha lanciato questo Barometro sull’equità di genere incentrato sui settori strategici e promettenti per il futuro.
Scarica il report e dai un’occhiata a tutte le sezioni e i risultati.