A novembre, tramite ART-ER, al team di SheTech Parma è stato chiesto di gestire uno dei moduli formativi all’interno del corso INFLUENCER MARKETING – D&D: Donne e Digitale a Reggio Emilia, finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Emilia-Romagna e organizzato dal Centro Studio e Lavoro La Cremeria di Cavriago (RE).
L’obiettivo del corso, iniziato a fine ottobre e rivolto a 16 donne diplomate e/o laureate, è fornire competenze professionali in ambito digital e communication marketing, dalla pianificazione, alla creazione dei contenuti fino all’analisi dei risultati e all’implementazione della strategia come influencer.
La richiesta dell’ente di formazione era di dedicare il modulo all’innovazione digitale, con un taglio specifico sul ruolo delle donne nel settore digital e sugli stereotipi di genere.
Dopo una prima condivisione di idee e possibilità, ci si sono accese subito 3 lampadine:
- Parlare di stereotipi di genere davanti a 16 donne residenti o domiciliate in Emilia Romagna desiderose di acquisire conoscenze e competenze digitali? Un’occasione perfetta per presentare SheTech, i suoi valori, la sua mission e le sue attività a una platea di persone potenzialmente molto interessate a far parte della nostra community.
- Influencer Marketing? Francesca Gonzales! Esperta di Influencer Marketing e Digital Communication, l’avevamo conosciuta da vicino nella prima “puntata” di Un giorno da…, il ciclo di live streaming sulle professioni digital che abbiamo organizzato la scorsa primavera insieme a Caffeina e Officine On/Off. Non sapevamo ancora in che modo, ma avevamo chiaro che volevamo e dovevamo assolutamente coinvolgerla in questa piccola avventura.
- Ma dopo la pianificazione, la creazione dei contenuti, l’analisi dei risultati, l’implementazione della strategia come influencer…Cosa succede? Come si trasformano le conoscenze apprese durante un corso in un’attività imprenditoriale sostenibile e concreta?
Dopo alcune riflessioni e un paio di telefonate, ci siamo messe quindi al lavoro per strutturare una mini-formazione teorico-pratica che permettesse alle partecipanti di sviluppare nel concreto la propria attività come Influencer dal punto di vista imprenditoriale, lasciandosi ispirare dalla testimonianza diretta di una professionista esperta dell’Influencer Marketing.
Ecco gli strumenti che abbiamo usato e le fasi del percorso che abbiamo organizzato.
Ice breaker
Rompere il ghiaccio all’inizio di un corso, quando si è davanti a una platea di persone che non ti conoscono, è fondamentale, ancora di più se da remoto. Per fortuna, dall’altro lato dello schermo ci ascoltava una classe coesa e formata nel tempo, cosa che ha facilitato tantissimo l’interazione e il dibattito fin dall’inizio. Lo strumento che abbiamo utilizzato in questo caso è stato Sli.do, che ci ha permesso di condividere domande aperte e in tempo reale visualizzare le risposte (anonime) sotto forma di nuvola di parole, in modo da rendere evidenti fin da subito quali concetti e opinioni condivisi dalla maggior parte delle partecipanti.
Presentazione di SheTech e panoramica sull’importanza degli strumenti digitali per l’empowerment femminile
Questa fase è stata per noi la più delicata e importante della formazione. Partendo dal racconto dei valori e della mission di SheTech, abbiamo introdotto temi importanti come il gender pay gap, gli unconscious bias e in generale i temi della parità e degli stereotipi di genere e della diversity & inclusion. Tantissimi sono stati i contributi portati dalle partecipanti, ognuna con il proprio background e la propria storia. C’era Alice, calciatrice professionista, che ci ha raccontato quanto è ancora poco accettabile socialmente che una donna si occupi professionalmente di calcio e di quanto sia urgente un’educazione specifica contro gli stereotipi rivolta sia agli adulti ma soprattutto a bambini e bambine. C’era Cristina, event manager e presentatrice, che ci racconta di un ambiente lavorativo (quello televisivo) ancora improntato su un maschilismo piuttosto spinto. C’era Valentina, che da store manager occupata 6 giorni su 7 a 60 km di distanza da casa, ha deciso di fare una pausa e dedicarsi a sé stessa e lavorare sulla consapevolezza personale. C’era Daniela, originariamente “antifigli” al 100%, poi diventata madre di due bambini con cui si è spesso accorta di come i dettami degli stereotipi di genere vengano assorbiti e influenzino le opinioni e le decisioni dei genitori nei confronti delle richieste e delle preferenze dei propri figli. Insomma, tante storie personali intrecciate a valori ed espressioni comuni che ci hanno davvero ispirato e dato la giusta energia per affrontare la parte finale della mattinata.
Sviluppo del Business Model Canvas e confronto con l’esperta
Nella seconda parte della formazione siamo entrate nel vivo della progettazione di un’attività imprenditoriale, come si suppone dovrebbe essere quella dell’influencer. Oltre a dotarsi di strumenti e conoscenze specifiche per la creazione di contenuti e strategie comunicativi, per noi era fondamentale che le partecipanti toccassero concretamente i temi della sostenibilità economica e dell’imprenditorialità, aspetti che non sempre sono previsti dai percorsi formativi istituzionali. Abbiamo quindi chiesto alla nostra super classe di:
- Sviluppare la loro attività come influencer dal punto di vista imprenditoriale, divise in team e compilando i quadranti del Business Model Canvas, lavorando sulla dashboard condivisa di Miro
- Elaborare un pitch di (3 minuti) che illustrasse il lavoro svolto e il processo di pianificazione
- Esporre il proprio pitch in presenza del resto della classe e dell’esperta di Influencer Marketing Francesca Gonzales
Affrontare questa parte di lavoro è stata per tutte (anche noi conduttrici del workshop) una vera e propria sfida, composta da diversi ostacoli: il poco tempo, la poca dimestichezza con alcuni strumenti digitali non immediati, la necessità di condividere e lavorare su idee altrui, il bisogno di rispettare tempistiche e obiettivi specifici e in generale la richiesta di dare concretezza al proprio lavoro come influencer, anche se sotto forma di simulazione. Una sfida decisamente raccolta e portata a segno da ognuna delle partecipanti, che prima dei saluti hanno espressamente richiesto alla tutor del corso “un bis” condotto da SheTech per approfondire i temi affrontati durante la mattinata (per noi una grande soddisfazione!).
Un grande grazie a Francesca Gonzales per il contributo, a Enrica Testa de La Cremeria per il coinvolgimento e a Maddalena, Sara, Valentina, Cristina, Daniela, Sebastiana, Loredana, Elisabetta, Valentina, Cristina, Arianna, Alice, Olimpia, Giuseppina e Francesca per la loro intensa partecipazione!
Sara e Rossella
Team SheTech Parma