Come ogni anno sfogliamo il Gender Equality Index 2023 con la curiosità di vedere quali sono stati i passi avanti (e i passi indietro) dell’Europa e dell’Italia in relazione all’uguaglianza di genere.
Negli ultimi anni abbiamo visto come purtroppo, tra i COVID e le diverse crisi, le donne siano state colpite in maniera molto più importante, minacciando continuamente anche quei timidi progressi sui diritti delle donne e sull’uguaglianza di genere a livello Europeo.
Indice dei contenuti
Cosa sarà successo quest’anno?
Prima di passare in rassegna punti e percentuali della nostra Italia, vediamo che il focus tematico del 2023 analizzato dal report non poteva non allinearsi con uno dei grandi temi e delle grandi sfide del nostro periodo: la transizione ecologica, il Green Deal europeo e le sue implicazioni per l’uguaglianza di genere.
Com’è andata quest’anno?

L’immagine raffigura la classifica dei Pesi sul “Global Gender Gap Index” misurato nel 2023
A prima vista:
Con 68,2 punti su 100, l’Italia si colloca al 13° posto nell’Unione Europea per l’indice sull’uguaglianza di genere.
Dal 2010, il punteggio dell’Italia è aumentato di 14,9 punti, l’aumento più significativo tra tutti gli Stati membri poiché negli anni ha scalato ben otto posizioni nella classifica. Questa salita è dovuta principalmente ai miglioramenti nel dominio del potere (+ 37,5 punti).
Dal 2020, il punteggio complessivo dell’Italia è aumentato di 3,2 punti. I principali fattori trainanti di questo aumento sono stati i miglioramenti nei domini del tempo (+ 8,1 punti) e del potere(+ 5,8 punti). Di conseguenza, la classifica generale dell’Italia è migliorata di una posizione rispetto al 2020, portandosi così al 13° posto.
Dove abbiamo fatto il nostro meglio?
La migliore performance dell’Italia (9a tra tutti gli Stati membri) è nel settore della salute, in cui ottiene 89,2 punti.
Dove dobbiamo darci ancora da fare?
Le disuguaglianze di genere sono molto presenti nel settore del lavoro (65,0 punti), in cui il paese si posiziona sempre all’ultimo posto tra tutti gli Stati membri dal 2010.
Dove abbiamo fatto dei passi avanti?
Dal 2020, il miglioramento più significativo del punteggio dell’Italia è avvenuto nel dominio del tempo (+ 8,1 punti), in cui è salita dal 16° al 12° posto.
Dove abbiamo fatto un passo indietro?
Dal 2020 i progressi dell’Italia si sono fermati nel settore monetario (- 0,2 punti), segnando 80,3 punti e mantenendo la sua classifica al 14° posto. La mancanza di progressi verso l’uguaglianza di genere in questo ambito è dovuta a una diminuzione del punteggio nel sottodominio della situazione economica (- 0,6 punti) rispetto all’indice dello scorso anno.
Focus 2023: The European Green Deal
Le donne in Italia sono più propense degli uomini a fare scelte ecologiche. Nel 2018, in Italia, meno donne (50%) rispetto agli uomini (53%), hanno sentito la responsabilità personale di cercare di ridurre i cambiamenti climatici, rispetto alla media UE del 62% delle donne e il 61% degli uomini.
Tra i laureati in scienze e tecnologie naturali, le donne sono notevolmente sottorappresentate. In Italia, la quota di donne tra i laureati in scienze e tecnologie naturali nel 2021 era del 40%. Questa percentuale è superiore alla media dell’UE, dove le donne rappresentano il 36% delle persone laureate in questo settore.
Le donne sono significativamente sottorappresentate nei settori dell’energia e dei trasporti in Italia. Nel 2022, le donne rappresentavano il 26% di chi lavora nel settore energetico italiano. Allo stesso modo, le donne rappresentavano solo il 20% dei lavoratori nel settore dei trasporti.



L’immagine rappresenta la concentrazione della popolazione femminile nella forza lavoro, suddivisa per settore e misurata nel periodo 2006-2023.
Mentre aspettiamo 2024 per vedere i risvolti e continuare a lavorare sui prossimi miglioramenti in termini di gender gap, per chi non si vuole fermare all’Italia, l’intero Global Gender Equality Index 2023 è online e scaricabile. Buona lettura!